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La moratoria per mutui e prestiti 2021

 

Per aiutare famiglie e imprese a far fronte alle conseguenze economiche provocate dall’emergenza Covid-19 un ruolo chiave è stato giocato dagli strumenti straordinari varati dalle istituzioni nazionali, tra i quali le moratorie sui finanziamenti.
A questo riguardo un’analisi realizzata da CRIF mostra che, al 31 dicembre 2020, il 3,6% dei contratti di finanziamento sottoscritti da privati consumatori ha beneficiato della sospensione delle rate. Il 73,6% è costituito da mutui immobiliari; seguono i prestiti personali, con una quota del 14,9%, e i prestiti finalizzati, con l’11,5% del totale.
Dallo studio emerge anche che i contratti che hanno beneficiato della moratoria sono risultati essere più onerosi della media in termini di rata mensile (che risulta pari a 634 Euro) e debito residuo (pari a 63.637 Euro), confermando la necessità da parte delle famiglie di sospendere il pagamento di impegni finanziari che rappresentano un impegno significativo rispetto al budget disponibile.

Per quanto riguarda le famiglie, ricordiamo che la sospensione del pagamento delle rate può essere richiesta per i mutui ipotecari residenziali (anche su immobili che non sono l’abitazione principale) che non possono usufruire dei benefici del Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa (Fondo Gasparrini) e per prestiti rateali a persone fisiche senza ritardi di pagamento al momento della domanda di sospensione.
La moratoria – per una durata massima di 9 mesi, incluse eventuali sospensioni già concesse a seguito della pandemia da Covid 19 – riguarda la quota capitale o l’intera rata e può essere richiesta in caso di cessazione del rapporto di lavoro, riduzione dell’orario lavorativo di almeno 30 giorni consecutivi, diminuzione del fatturato del 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019, morte o infortunio grave del debitore.
La domanda di sospensione va presentata direttamente al singolo istituto di credito.

Inoltre le misure di sospensione delle rate grazie alla moratoria sono considerate quale evento del tutto neutrale nella storia creditizia del beneficiario registrata nei SIC. Per future richieste di credito, dunque, la sospensione delle rate non inciderà negativamente: al contrario, darà la possibilità ai consumatori di referenziarsi di fronte agli intermediari finanziari dimostrando che la loro affidabilità è elevata e che la sospensione è stata richiesta per far fronte a una temporanea difficoltà dovuta agli effetti della pandemia e non per altre ragioni.

 

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