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Cresce l’interesse verso il credito al consumo “green” e le tematiche ESG

Le evidenze della ricerca “Consumer ESG Credit” - realizzata da CRIF in collaborazione con SDA Bocconi School of Management e Assofin

 

La ricerca “Consumer ESG Credit” - realizzata da CRIF in collaborazione con SDA Bocconi School of Management e Assofin – ha indagato il grado di sensibilità verso le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance) di un campione di banche generaliste e operatori specializzati nel credito al consumo, rappresentativi del mercato italiano, con l’obiettivo di comprendere come questa trasformazione stia impattando la domanda e l’offerta di credito al consumo.

Gli istituti di credito intervistati hanno dichiarato che l’incidenza del credito a sostegno degli acquisti di prodotti a basso impatto ambientale, non considerando le carte di credito, nel 2020 è arrivata al 7% del totale (rispetto al 4% nel 2019evidenziando la robustra crescita del “green” lending.

Per quanto riguarda i prestiti finalizzati “green”, le aziende di credito offrono principalmente soluzioni per supportare investimenti per la mobilità sostenibile, per impianti a energia rinnovabile, isolamenti termici e altri interventi utili a ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni.
Nello specifico, gli operatori intervistati dichiarano di osservare un costante aumento delle richieste da parte dei consumatori di prestiti finalizzati per l’acquisto di auto ibride/elettriche o a due ruote elettriche, al punto che nel 2020 un quarto dei flussi finanziatiper autovetture nuove riguardava acquisti di veicoli ibridi ed elettrici.
Inoltre, il 50% delle banche e delle società finanziarie che propongono prestiti finalizzati al sostegno di acquisti “green” intervistate include degli incentivi per le richieste di prestiti destinati all'acquisto di auto e moto a basso impatto ambientale. Si tratta soprattutto di proposte di un piano di ammortamento flessibile, di un tasso di interesse più basso o di un azzeramento delle spese di istruttoria pratica.

Per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni per la casa, invece, il 64% delle società che offre questo tipo di finanziamenti propone una linea di prodotti pensati per acquisti in linea con l’efficientamento energetico e l’energia rinnovabile.
Tra i beni per la casa per i quali il consumatore può richiede un prestito “green” rientra l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, la realizzazione di opere di isolamento termico dell'involucro dell'abitazione e di sostituzione degli impianti di climatizzazione, l’acquisto di elettrodomestici e illuminazione di classe A+ (o superiore) e la sostituzione dei serramenti.
Tra le agevolazioni proposte dalla maggior parte delle banche e società finanziarie intervistate, il 60% di esse offre un tasso di interesse più basso per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni “green” per la casa, rispetto a quelli tradizionali, mentre il 20% propone un piano di ammortamento flessibile.

Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, il 44% degli istituti finanziari coinvolti nella ricerca dichiara di avere evidenza che il prestito concesso sia stato utilizzato per spese e investimenti in prodotti “green” come auto ibride o elettriche e impianti per l’efficientamento energetico delle abitazioni.

Se fino a qualche anno fa i prodotti “green” occupavano una parte minoritaria del portafoglio delle offerte di credito ai consumatori, oggi per il 43% delle banche e società finanziarie rappresentano una priorità addirittura maggiore dei prodotti tradizionali.
Priorità destinata a crescere nei prossimi 2/3 anni per oltre il 57% delle aziende di credito intervistate.

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