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Aumentano gli italiani con un finanziamento in corso ma la sostenibilità resta elevata

Dall’aggiornamento al I semestre 2022 dello studio CRIF-MisterCredit sull’utilizzo del credito rateale in Italia emerge un ulteriore allargamento della platea di cittadini che risulta avere almeno un mutuo o un prestito in corso, che arriva al 46,0% della popolazione maggiorenne (+7,6% rispetto a un anno fa).

L’aumento del numero di consumatori che hanno fatto ricorso a un finanziamento è stato favorito non solo da un costo del denaro ancora contenuto ma anche della crescita della propensione a rateizzare acquisti di piccolo importo e dallo sviluppo dell’e-commerce.

A livello pro-capite, nel primo semestre dell’anno in corso la rata media rimborsata ogni mese risulta pari a 305 euro (-4,5% rispetto a un anno fa) mentre l’esposizione residua – ovvero la somma degli importi ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – è pari a 31.893 euro (in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione ma in netto calo rispetto ai 34.114 euro di 5 anni fa).

Al contempo lo studio segnala l’elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che si è attestato all’1,1%, sul livello più basso degli ultimi quattro anni. Nello specifico dei mutui immobiliari il tasso di default si è attestato allo 0,7%, mentre i prestiti personali sono arrivati allo 0,8% e i prestiti finalizzati all’1,8%.

 

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